In una relazione di coppia specifiche esperienze possono creano ferite molto profonde. Momenti in cui si può provare un forte sentimento di smarrimento, di delusione, dopo i quali è realmete difficile  se perdonare il proprio partner oppure no. Nascono domande nel proprio intimo a cui è difficile dare una risposta: “Come potrò far finta di niente dopo questo?” “Riuscirò a perdonare?” “Nulla sarà come prima”. Dopo un grave torto, puoi decidere di mettere fine alla tua relazione o di andare aventi; in entrambi i casi conoscere come  perdonare è utile al proprio benessere.

Ricorda che perdonare non è mai un obbligo, solo un’opportunità.
I
niziamo a vedere cosa può ostacolare l’azione del perdonare.

 

 

“Se fallisci, sii delicato. Perdonati.
  Se ti deludono, sii delicato. Perdonali. Si perdona per se stessi, non per gli altri.
  Si perdona per la propria Felicità’!
  Sii EGOISTA.. PERDONA”

I TRE BLOCCHI DEL PERDONO

La prima cosa da affrontare, dopo una delusione, sono i blocchi mentali.
E’ come se la mente si chiudesse al perdono.  E’ un processo automatico di difesa.

Esistono tre blocchi di cui non sempre si è consapevoli:

  • Blocco dell’Ego: un torto, un maltrattamento, un tradimento, pone in discussione il proprio valore personale. L’ego può vacillare quando le cose non vanno così come si aspetta. È come se quello che hai subito più che riguardare l’altro mettesse in discussione il tuo valore. L’ego infatti basa la propria importanza dalle conferme ricevute dagli altri.  Più sei certo/a del tuo valore personale più resti sereno/a.
    b
  • Blocco nell’Idealizzazione: ogni partner  ha un’immagine mentale che raffigura la propria idea di amore.
    Ogni idea è una mappa di come vivere la relazione. Indica soprattutto cosa dai per certo e cosa ti aspetti sul percorso. Ogni variazione viene rifiutata. Il problema è che un ideale rigido crea illusioni. Molte mappe sono troppo diverse dalla realtà e non sono utili per un viaggio con un’altra persona.

    b
  • Blocco nell’Irresponsabilità: quando si riceve un grave torto,  la prima reazione è l’attivazione del meccanismo di attacco o fuga. All’inizio incolpare il partner può farti sentire meglio. L’altro è stato brutto, sporco e cattivo. Effettivamente puoi “scaricare” le tue emozioni sul colpevole. Questo atteggiamento però, nel tempo, blocca la vtua capacità di prendere in mano la situazione. Per perdonare le cose da dirsi sono altre: “Adesso mi prendo la responsabilità di scegliere. Cosa è meglio per me? Rifiutare il partner, perdonare, cambiare”.
    Ancora: “Come, anche in minima parte, ho contribuito a creare questa situazione”?

IL 90% DEL PERDONARE È DIMENTICARE

Molte coppie credono che l’atto del perdonare sia una singola azione. 
Che si compia una sola volta.

Quando un’esperienza ti ha toccato nel profondo non è possibile
dimenticarla completamente

Il dimenticare a cui faccio riferimento non cancella il ricordo ma crea lo stato d’animo del non curarsi più.
Immagina il dimenticare come un processo.


– Dimentichi ogni volta che decidi di non stare lì a crogiolarti nel dolore.
– Dimentichi quando evitati di rimuginare continuamente su quello che è successo.

– Dimentichi quando ti concentri sul presente.

Spesso più che non potere, non si vuole dimenticare perché è più facile restare offesi.
Negare il perdono in alcuni casi serve per giustificarsi.
Puoi ribadire spesso al partner un’offesa del passato per giustificare un tuo comportamento non proprio corretto nel presente. Cercare una rivincita.
Incolpare l’altro può far sentire più buoni se stessi, svalutate il “colpevole” si può provare un piacevole senso di superiorità a cui ci si può avùbituare.

Ciò nonostante, negando il proprio perdono il prezzo da pagare è alto. Infatti questo atteggianto ti lega sempre al passato e a tutti i suoi dolori.

Quando la tua mente preferisce il passato significa che
il tuo presente non è molto interessante

Perdonare significa fare i conti anche con chi sei nel presente.
Spesso, scegliere di crogiolarsi in un problema del passato in modo passivo piò diventare una scusa per non affrontare le sfide di oggi in modo attivo.

È vero, il pensiero di un’offesa passata può ritornare nella propria mente anche senza che volerlo, ma è una tua responsabilità farlo scorrere via. Focalizzati su quello che stai facendo adesso e vedrai che  in breve tempo andrà via.
Prendi consapevolezza che sei Tu che puoi amplificare il ricordo di uno sgarbo rivolgendogli i tuoi pensieri.
Sei Tu che puoi mantenerlo vivo con la tua attenzione.
Rischi di trasformare il seppur intenso ma breve dolore di un torto, in una lunga storia di tristezza e risentimento.


Pensare al perché, al come, al cosa ti sia successo
è un veleno per la tua mente

 

NON ASSILLARTI, AFFIDATI ALL’OBLIO

Elaborare un’esperienza è utile ma molto difficile. Cercare di dare un significato diverso a un’offesa è utile ma molto impegnativo.
La mia indicazione è di non assillarti con i pensieri.

Lascia il dolore di un’offesa all’oblio

Focalizzati sulle cose che oggi ti danno piacere e soddisfazione. Se non ne hai, cominciate a crearle.
L’inconscio sa da solo come curare le tue ferite se lasci che il nuovo entri nella tua vita.

Forse ancora non riesci a lasciare andare, a perdonare il parner…  ma inizia a utilizzare la tua energia mentale, tutta la passione che hai per darti  nuovi obiettivi, con o senza il tuo partner.. sarai Tu a deciderlo..



”Il tuo perdono nascerà dalla tua felicità”